Restauro calchi umani
- Eliana D' Ambrosio
- 29 giu 2015
- Tempo di lettura: 1 min

L’immenso, impegnativo e minuzioso lavoro legato al restauro dei calchi pompeiani, portato a termine dagli esperti, nei famigerati laboratori pompeiani, non ha ridato soltanto il giusto valore alla storia dell’epoca ma ha fornito una serie di informazioni utili per capire precisamente quali siano state le tempistiche del decesso delle vittime dell’eruzione.
Ricordiamo che il 26 maggio è stata inaugurata anche la mostra “Pompei e l’Europa. 1748–1943“, nella quale sono stati esposti al pubblico, ben venti calchi. Tutto ciò fa parte dell’ambizioso “Grande Progetto Pompei“.
Grazie alla rilevazione ed all’analisi della procedura tramite raggi X, è stato accertato come i pompeiani non abbiano subito alcuna agonia prima della morte, ma che siano piuttosto deceduti nell’immediato: ne è prova la struttura ossea all’interno e non solo. Sono stati ritrovati proprio nell’esatta posizione in cui esalarono l’ultimo respiro.






































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